Melissa Manchester

     Cantautrice nata a New York da una famiglia di musicisti, inizia la sua attività musicale suonando nei club di Manhattan dove conosce Paul Simon e Barry Manilow. Nel 1971 entra a far parte delle Harlettes, vocalists di supporto di Bette Midler, per poi firmare un contratto con la Arista ed esordire come solista nel 1973. I primi due album, prodotti da Hank Medress e Dave Appell, hanno solo un tiepido riscontro nelle vendite ma la situazione cambia con l'arrivo alla produzione di Vini Poncia con cui la Manchester lavora per quattro dischi tra il 1975 e 1977. La cantante, che sin dall'esordio firma praticamente tutti i pezzi insieme a Carole Bayer Sager, in questi lavori viene affiancata nella composizione dallo stesso Poncia e dal chitarrista David Wolfert, dando vita a brani godibilissimi. Trovano spazio anche alcune azzeccate cover di autori quali Stevie Wonder, Randy Newman, James Taylor, Wendy Waldman e Leon Ware. Di quest'ultimo la cantante offre l'ottima interpretazione di "I Wanna Be Where You Are", contenuta in "Singin'..." del 1977 e poi ha l'occasione di essere prodotta dallo stesso Ware nell'album successivo, l'eccellente "Don't Cry Out Loud" del 1978. Per il disco il produttore firma un paio di brani insieme alla Manchester e contribuisce in maniera essenziale alla creazione del raffinato pop-soul dell'intero album, avvalendosi della collabrazione dei migliori musicisti della scena fusion californiana. I due lavori che seguono vengono invece prodotti da Steve Buckingham e, soprattutto nel primo, sono presenti canzoni di rilievo come "Whenever I Call You Friend", scritta insieme a Kenny Loggins ma qui cantata con Arnold McCuller, e "Holdin' On To The Lovin", firmata a sei mani con Allee Willis e Deniece Williams. Il periodo migliore dell'artista termina comunque con "For The Working Girl" del 1982 perchè i due album successivi, pur prodotti da un veterano come Arif Mardin, lasciano molto a desiderare. Diminuiscono sensibilmente i brani composti dalla cantante che si dedica all'interpretazione di pezzi di vari autori, fra cui anche Tom Snow, che però portano risultati qualitativamente appena sufficienti. Assolutamente mediocre invece "Mathematics" del 1985, diviso nella produzione tra quattro nomi importanti come Brock Walsh, George Duke, Robbie Buchanan e Trevor Veitch, ma soffocato da una strumentazione elettronica che non ci lascia nemmeno un brano da ricordare.

Discografia

Home to Myself (Arista 1973)
Bright Eyes (Arista 1974)
Melissa (Arista 1975)
Better Days & Happy Endings (Arista 1976)
Help Is on The Way (Arista 1976)
Singin'... (Arista 1977)
Don't Cry Out Loud (Arista 1978)
Melissa Manchester (Arista 1979)
For The Working Girl (Arista 1980)
Hey Ricky (Arista 1982)
Emergency (Arista 1983)
Greatest Hits (Arista 1983) antologia
Mathematics (MCA 1985)
Tribute (Polygram 1989)
If My Heart Had Wings (Atlantic 1995)
Joy (Angel/EMI 1997)
The Essence of Melissa Manchester (Arista 1997) antologia
When I Look Down That Road (Koch 2004)